21
luglio 2019 - Qualche parola, dopo quelle dello scorso 27 gennaio e
quelle del 16 gennaio 2017...
Ciao a tutti voi che mi state leggendo: vecchi amici che seguitate a chiedermi "Quando tornerai ?";
nuovi amici che aspettate di vedere che cos'era "Ouch!"; collaboratori
a giro per il mondo rimasti
senza
nulla da fare per me; spioni curiosi abituati a passare al setaccio tutto
quello che scrivevo...
Ciao a tutti, insomma, e comincio con
l'aggiornare il contenuto dell'ultima volta - già, quella citata
nel titolo,
di due anni fa - che riprendo pari pari, con le sole modifiche dovute al
passare del tempo.
E' un "Ciao !" molto affettuoso quello che ti rivolgo, caro lettore,
dopo 5 anni e 9 mesi da quando
mi dovetti trasferire in pianta
stabile su una sedia a rotelle, utilissima e spartana risorsa alla quale
la fisica
del tutto mi ha portato... a dare il nome di Claudia !
No, non è finita questa terribile ma suggestiva esperienza che forse
avrà un termine (oppure no...) ma
che comunque è adesso giunta almeno a
farmi pensare di riprendere l'aperiodico incontro di "Ouch!"
teso a vedere con la maggior chiarezza possibile dove stia andando
questo nostro pazzo mondo.
Il progresso scientifico dell'ultimo secolo ha finito col rendere leggibili "verità" finora ignote oppure
ben celate, sia da ignoti
interessi, sia da encomiabili saggezze. A poco a poco - uno dopo
l'altro - cadono
i veli che nascondevano queste "verità", alcuni per
merito delle scoperte scientifiche e delle loro ricadute nella realtà
quotidiana,
altri per la sempre maggiore consapevolezza che la "procedura
dello struzzo" è assai più pericolosa di qualsiasi altra cura.
E mi fermo qui, con un triplice abbraccio anche
da Claudia, che seguita a portarmi a spasso !
Carlo Luigi Ciapetti
>>>o<<<
Ed ecco
quel che più o meno scrivevo il 27 gennaio scorso...
Una notte in gran parte insonne mi ha
portato ad ascoltare - sulle poche radio italiane in modulazione di
frequenza, ormai quasi dimenticate per l'invasione televisiva e quasi
del tutto dedicate allo sport, che dico, al calcio ! - una
serie di interventi che avevano per oggetto la commemorazione odierna
del Giorno della Memoria. Al risveglio - se così si può dire... - ho
però voluto leggere i lanci
d'agenzia e gli articoli su questa celebrazione pubblicati questa notte, senza trascurare quel
che si è scritto sui social. Ovviamente tanto i concetti quanto le parole
erano quasi del tutto identici ovunque. Ho tuttavia assai apprezzato il lancio Agenpress che riporta il commento dell'Ordine degli Psicologi
dell’Emilia-Romagna, dal quale traggo due interessanti osservazioni.
Ecco la prima, frutto di un notista intelligente.
"Conoscere e ricordare la Shoah può permettere di comprendere le
ramificazioni del pregiudizio e del razzismo ed evitare che tali
tragedie si ripetano. Può consentire di imparare a identificarle nel
loro nascere, dando il giusto peso ai segni premonitori, come ad esempio
l’originarsi del pregiudizio e il suo diffondersi, che possono essere il
primo passo verso conseguenze devastanti. (...) Il pregiudizio –
per definizione – non è basato sui fatti. È espressione di
opinioni comuni. Appartiene a quel tipo di opinioni che tendono
a resistere al cambiamento anche alla luce di nuove conoscenze. Il
pregiudizio è negativo: un atteggiamento di rifiuto o di ostilità verso
una persona in quanto appartenente a un gruppo. Si fonda su quelli che
la psicologia definisce “stereotipi”, attribuzioni di determinati tratti
a un gruppo, minoritario o socialmente debole, da parte di altri. Il
pregiudizio svolge una precisa funzione psicologica all’interno di un
gruppo, contribuendo a definire e rafforzare l’identità sociale dello
stesso con la partecipazione emotiva legata al senso di appartenenza.
Quanto più tale identità è percepita come minacciata, tanto più si tende
a preservarla o a ricostituirla categorizzando e semplificando
l’ambiente sociale. Si accentua il contrasto noi/altri, magnificando
l’immagine di sé e denigrando quella degli altri, ora come allora.".
Ed ecco la seconda, ossia il commento di Anna Ancona, Presidente
dell’Ordine.
"Tale processo psicosociale porta alla discriminazione di
individui e gruppi diversi dal ‘noi’ e può alimentare o giustificare
giudizi negativi e ostilità. Si può manifestare con comportamenti
violenti ‘banali’, tristemente comuni, fino ad arrivare a vere proprie
persecuzioni e allo sterminio come nel caso della Shoah” (...) "La storia della Shoah è
indubbiamente legata all’antisemitismo, all’odio e al pregiudizio nei
confronti del popolo ebraico, basato sull’assegnazione a tutti gli ebrei
di caratteristiche uguali. “Riflettere sulla Shoah e sullo sterminio
nazista è un’occasione per mettere in guardia da ignoranza,
discriminazione e intolleranza etnica, soprattutto in un momento storico
caratterizzato da un clima socio-culturale che favorisce un
atteggiamento di chiusura, inducendo ‘paure dell’altro, del diverso’,
come nel caso dei migranti. L’immigrazione rischia di essere
identificata come la causa di insicurezza e malessere, minaccia della
stabilità economico-sociale ed essere associata a un pericolo che deve
essere evitato o addirittura eliminato. Messaggi che innescano la paura
di essere aggrediti, la rabbia per non essere difesi e un senso di
grande sfiducia verso le istituzioni, creano una situazione adatta alla
nascita di avversioni e risentimenti xenofobi.”.
Avevo appena finito di completare questo percorso quando mi è giunta
sotto agli occhi la notizia della strage delle Filippine, avvenuta
proprio oggi, in questo Giorno della Memoria...
Ho cominciato così un
altro percorso, simile nella modalità ma del tutto diverso nella
sostanza, che mi ha portato a dare una più valida e più complessa
titolazione a questa mia riflessione, nata con tutt'altre premesse
propositive.
Benché diversa, la riporto comunque qui sotto...
>>>o<<<
27
Gennaio - Giorno della Memoria
>>> Perche' tutti ricordino e
non si ripetano piu' queste tragedie ! <<<
ma forse - e purtroppo - si
tratta solo di un'illusione...
Infatti oggi, in questa stessa
Giornata della Memoria, nelle Filippine sono state fatte esplodere due
bombe
davanti alla cattedrale cattolica dell'isola di Jolo, provocando 27
morti e 77 feriti. Al momento nessuno
ha rivendicato l’attacco, avvenuto a meno di una settimana di distanza
dall’ottenimento, da parte della
minoranza musulmana in questo Paese a maggioranza cattolica, di una
speciale autonomia, nella speranza
di porre fine a un conflitto in atto da 50 anni
in cui sono morte circa 150 mila persone.
(Corriere della Sera)
... e la verita' e' sotto gli
occhi di tutti, nel silenzio !
La silenziosa strage
dei cristiani ignorata dai media ! Come risulta dallo studio della Ong
Open Doors,
la strage di cristiani è un vero e proprio genocidio.
Ogni giorno, nel mondo, vengono uccisi 12 cristiani.
È passato da 3.066 del 2017 a 4.305 del 2018 il
numero dei cristiani uccisi per ragioni legate alla loro fede.
Un genocidio drammaticamente ignorato dai media, persino da quelli che
si dicono d’ispirazione cristiana
o cattolica. Con la Nigeria a capeggiare questa
drammatica classifica con 3.731
vittime.
(Secolo d'Italia)
>>>o<<<
CON DUE
COMMEMORAZIONI DI ALTO LIVELLO ETICO, TUTTAVIA !
1

Il Grande Oriente
celebra la Giornata della Memoria ricordando le vittime
della Shoah: milioni di ebrei, ma anche zingari, disabili e massoni
Il 27 gennaio è la
Giornata della Memoria, della memoria delle vittime della Shoah:
milioni di ebrei, donne,
anziani, bambini, e con loro anche Rom, omosessuali, testimoni di
Geova, disabili e massoni, annientati nei
lager del Terzo Reich. Una ferita indelebile nella storia
dell’umanità, una tragedia immane la cui memoria
va testimoniata e tramandata alle future generazioni.
“Non dobbiamo mai smettere di raccontare
quell’inferno, affinché non si ripeta mai più !”,
ha sottolineato il Gran Maestro Stefano Bisi, citando Nedo Fiano,
fratello, Gran Maestro Onorario
del Grande Oriente d'Italia, tra i sopravvissuti di Auschwitz,
marchiato con il numero A540, che in
tutta la sua vita non ha mai smesso di assolvere a questo dovere.
“La sua missione è la nostra missione,
trasmettere la memoria di quell’agghiacciante tragedia
è un imperativo categorico per l’umanità, anche perché il male
nella sua banalità
è sempre in agguato, si annida nell’indifferenza e nello scetticismo
e si nutre di paura,
pregiudizio, intolleranza. Dobbiamo, dunque, mantenere sempre alta
la guardia”
ha aggiunto Bisi
“perché le tenebre
dell’odio non abbiano il sopravvento sulla luce
della ragione, e da uomini della tolleranza, del rispetto, del
dialogo, opporci
alle discriminazioni, ai fili spinati e ai muri. Noi abbiamo abolito
dal nostro ordinamento”
ha poi ricordato Bisi
“la parola "razza". Un
piccolo, ma significativo gesto simbolico contro i
rinascenti nazismi. La senatrice Liliana Segre, anche lei come Nedo
Fiano sopravvissuta
all’Olocausto, tempo fa ha proposto di eliminarla dalla
Costituzione. Ci piacerebbe che ciò
un giorno accadesse”.
Il pensiero è andato poi ai
tantissimi liberi muratori che vennero
internati nei lager. Del loro sacrificio si è parlato sempre troppo
poco e solo qualche anno fa,
al termine di un lungo e complesso lavoro di ricerca, si è
scoperta l’esistenza dei protocolli
nazisti che ordinavano la sistematica cattura ed eliminazione dei
massoni, non solo in Germania,
ma in tutti i paesi conquistati dal Terzo Reich.
“Hitler
odiava i liberi muratori, che considerava
nemici acerrimi del suo regime, nemici che potevano minacciare il
suo potere, solo perché
credevano nel sogno di una umanità migliore, un sogno diverso dal
suo.
Li deportava nei campi di sterminio, con al braccio un triangolo
rovesciato di stoffa rossa,
come quello che veniva imposto ai dissidenti politici. Il
Nontiscordardime, il delicato fiore
azzurro del genere Myosotis, della famiglia delle Borginacee, è
diventato il simbolo
del loro sacrificio per tutti i liberi muratori del mondo.”.

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2
27 GENNAIO – GIORNO DELLA MEMORIA
https://www.facebook.com/RitoScozzese/posts/2331338127111015
Il Giorno della Memoria è una ricorrenza annuale internazionale per
commemorare le vittime dell'Olocausto.
Tale ricorrenza è stata così designata dalla risoluzione 60/7
dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite
del 1º novembre 2005, durante la 42ª riunione plenaria: in questo giorno
si ricordano le vittime dell'Olocausto,
delle leggi razziali, nonché tutti i deportati, e fra essi migliaia di
Fratelli Massoni, nella Germania nazista.
L'Italia istituì tale giornata commemorativa, nel medesimo giorno,
alcuni anni prima della corrispondente
risoluzione delle Nazioni Unite e l’articolo 1 della Legge 20 luglio
2000 n. 211, definisce le finalità del
Giorno della Memoria: «La Repubblica italiana riconosce il giorno 27
gennaio, data dell'abbattimento dei
cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la
Shoah (sterminio del popolo ebraico),
le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli
italiani che hanno subìto la deportazione,
la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti
diversi, si sono opposti al progetto
di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e
protetto i perseguitati.”

UOMINI, NON SPAZZATURA !
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Carlo Luigi Ciapetti
- .'. GOI RL Altius #1261, .'. GOI RL Europa 92 #817, .'. GOI RSAA 31° - Oriente
di Firenze
CREATORE E DIFFUSORE
DI "OUCH!"
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alfabetico storico dei collaboratori di "Ouch!" fin dall'inizio...
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